domenica 3 febbraio 2008

Scrutini

Scrutini, parola magica! Il potere torna nelle mani del docente. Sbeffeggiato, deriso, talvolta apertamente insultato, ora può, finalmente, riprendere in mano il gioco. ...
Ma no scherzo! Io, ogni volta, me ne devo sorbire una cinquantina e di docenti che, col ghigno sulle labbra, consumano la propria vendetta, ne ho visti ben pochi.
Non è questo l'atteggiamento prevalente. Certo il cretino non manca mai, di solito è quello di cui sia i ragazzi sia i colleghi hanno poca stima. Esprime tutta la propria incapacità proponendo sette in condotta, poi, magari, recupera non assegnando neppure un' insufficienza. Contraddittorio? Mica tanto! Pensateci, pensateci un po'.
Quello del voto di condotta è uno dei passaggi più delicati in quasi tutti i consigli. In realtà non conta proprio niente, visto che, purtroppo, non si può bocciare per questo. Come, ancora peggio, non lo si può fare per le troppe assenze. Eppure sono discussioni interminabili, caratterizzate dalla mancanza assoluta di logiche oggettive. L'individualismo, in verità, sembra essere una delle caratteristiche fondamentali di molti docenti. Il proprio punto di vista ha sempre valore assoluto, anche per quel docente che in quella classe ci entra solo per due ore la settimana.
A proposito di maleducazione degli studenti, poi, c'è da dire che non c'è una riunione, dicasi una, in cui a qualche docente non squilli il cellulare.
Le analisi, di solito, sono abbastanza piatte: lo studente va male o perché non gli va di far niente o perché non ne ha le capacità. Mai, ma proprio mai, mi è accaduto di assistere ad un consiglio che, dinanzi a risultati insoddisfacenti, si mettesse in discussione. Ci sono i docenti che lo fanno, ma sono proprio pochi.
Per adesso può bastare, del resto ancora non ho finito di fare scrutini, magari, se ne ho il tempo, torno a parlarne nei prossimi giorni.




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