sabato 24 maggio 2008

Rifondazione e la Franzoni


Mi sfugge il motivo della proposta di Russo Spena di concedere la grazia alla Franzoni. Dico il motivo, non la ratio, che quella nei discorsi e negli atteggiamenti dei rifondaioli proprio non vale la pena cercarla. Guadagnare qualche prima pagina di giornali e tv? Ben poca cosa!
Non so, mi è proprio difficile capire!
Dicono che non è giusto lasciare due bambini senza la madre per sedici anni. Strana argomentazione: la madre non è stata condannata per l'omicidio di un loro fratellino?
Non vorrei che, impegnati, allora, ad occupare qualche scranno parlamentare e a frequentare qualche salottino romano, i russo spena se ne fossero dimenticati. Per molto, ma molto molto meno, tanti bambini vengono sottratti alla potestà dei loro genitori.
Non mi appassiona la cronaca nera, non ho mai neppure provato a ragionare sull'innocenza o sulla colpevolezza della Franzoni e ho sempre trovato vergognose le trasmissioni televisive sull'argomento, largamente frequentate dalla Franzoni stessa e dai suoi avvocati.
Mi chiedo ora, se ,dopo tutti i gradi e gradoni che il complicato sistema della giustizia italiana prevede, è stata riconosciuta colpevole, che senso ha piangere sul fatto che non possa crescere i suoi due figli?
Forse che i diversi tribunali, caro Russo Spena, hanno portato avanti una di quelle cospirazioni che di solito mettono in atto quando giudicano Silvio Berlusconi e i suoi amici?
Se è così, allora, che siano svergognati pubblicamente, che siano tradotti in galera i giudici e lasciati senza genitori i loro figli!
Ma, se così non è, cosa dobbiamo e possiamo fare noi cittadini se non fidarci della giustizia, magari lenta e non sempre efficace, né efficiente, di questo nostro paese?
E cosa resta da fare ad un paese civile se non far scontare la giusta pena a chi è stato condannato?
Un paese civile, poi, ha anche il compito di tutelare l'educazione dei figli, che certo non può essere affidata ad una madre riconosciuta colpevole d'infanticidio.
Un paese civile! Già, ma forse questo non lo è più, se mai lo è stato.
Allora la richiesta sua e dei suoi amici, partorita tra un caffè ed un cognac, caro Russo Spena, forse ha un senso, almeno quanto la richiesta di tornare a casa dopo aver confessato l'omicidio, da parte del giovane assassino di Niscemi.
Sarà stata la pesante e meritata sconfitta elettorale ad avervi ulteriormente offuscato la mente.



lunedì 19 maggio 2008

Che fine ha fatto Mariastella?

Ma che fine ha fatto il neoministro dell'Istruzione, della Ricerca e dell'Università?
Come mai tace?
Tenga conto, Sig.ra Ministro, che eravamo abituati al Fioroni che ne diceva anche più di una al giorno. Lei, invece, tace! Siamo tutti un p0' in apprensione. Non ha commentato neppure i dati impressionanti sull'ignoranza degli italiani e sul disastro della scuola. Capisco che non c'era nulla di nuovo, né molto da dire, ma almeno una parola di conforto o sconforto, se preferisce...
Lei lo sa che siamo un popolo di chiacchieroni, non possiamo proprio farne a meno! Questo suo silenzio da un lato c'inquieta , da un altro alimenta aspettative.
Dopo l'incarico che l'è stato assegnato, molti hanno cominciato a lamentare il fatto che lei non avesse competenze specifiche. Non è che sta provando a farsele? Lasci perdere! Non ne vale la pena!
Crei le condizioni per cacciare incompetenti e fannulloni, dai bidelli ai dirigenti, faccia un po' di pulizia e non si preoccupi del sindacato, anzi ne riduca il ruolo. La faccia subito che se no poi cominciano le pressioni delle lobby elettorali.
Fissi con chiarezza l'orario di servizio ( in molte scuole si perdono almeno 50 ore a docente), stabilisca un sistema di valutazione esterna, garantisca le risorse necessarie, ma ne controlli l'utilizzo e lo faccia senza guardare in faccia nessuno.
Non si lasci, la prego, irretire dai discorsi, che la scuola è il luogo dei bizantinismi, ancora più della politica.
Renda la scuola più seria, perchè, così com'è, non serve a nessuno.

venerdì 16 maggio 2008

"Presidente, mi interrompono". "E' naturale, e poi dipende da cosa si dice...".

Dall'ultimo discorso pronunciato da Giacomo Matteotti, il 30 maggio del 1924, alla Camera dei Deputati:
(...)
Presidente "Onorevole Matteotti, si attenga all'argomento". (...) Presidente "Concluda, onorevole Matteotti. Non provochi incidenti!". (...) Matteotti "Ma che maniera è questa! Lei deve tutelare il mio diritto di parlare! lo non ho offeso nessuno! Riferisco soltanto dei fatti. Ho diritto di essere rispettato!"
(...) "Presidente "Onorevole Matteotti, se ella vuol parlare, ha facoltà di continuare, ma prudentemente". Matteotti "Io chiedo di parlare non prudentemente, né imprudentemente, ma parlamentarmente!".

N.B. Non esiste nesso alcuno tra il titolo e il testo del post.

mercoledì 14 maggio 2008

APPELLO URGENTE

Original Message --------
Da: "Mais Onlus"
To: ""Undisclosed-Recipient:;"@smtp-out03.email.it" <"Undisclosed-Recipient:;"@smtp-out03.email.it>
Oggetto: appello URGENTE !
Data: 14/05/08 10:54

Carissimi sostenitori,
stiamo cercando URGENTEMENTE Medici volontari interessati per il nostro poliambutario nel Regno dello Swaziland.
E' richiesta la conoscenza della lingua inglese. L'associazione Mais copre le spese di viaggio, vitto e alloggio.
La prossima missione è prevista per giugno.
Per ulteriori informazioni controllate il nostro sito www.mais-onlus.org
Vi chiediamo, quindi, di diffondere questo appello tra amici e conoscenti e contatti e di inoltrare anche i seguenti contatti:
338.3616750
06.788.61.63

lunedì 12 maggio 2008

I FIGLI DI UN DIO MINORE

Con l'orgoglio del vincitore, Fini, nel lasciare il partito nella mani di La Russa, ha affermato: " Non siamo più figli di un dio minore! "
L'espressione indica quell'emarginazione che nasce dal non avere natali importanti.
Nell'Olimpo, alla ricca tavolata degli dei e della loro prole, non siedono i figli delle divinità minori, mangiano a parte e guardano da lontano con rabbia e con invidia. Il loro sogno è quello di poter sedere lì, di poter essere accolti e considerati come pari tra pari.
Fini, quindi, ha, finalmente, coronato il sogno di ogni figlio di un dio minore; ma Fini non è il figlio di un dio minore! Fini è il figlio di un dio che, per desiderio di potenza, ha trascinato l'Olimpo nella distruzione e nella miseria.
Sono altri, in questo nostro paese, i figli di un dio minore e a loro non è consentito, nè mai lo è stato, neppure di avvicinarsi al tavolo degli dei.

giovedì 8 maggio 2008

L a Mariastella va all'attacco

Non perde tempo la neoministra. "Per rilanciare la scuola occorrerebbe manovrare tre leve: "Valorizzazione del merito e piena applicazione del principio di autonomia scolastica", "valorizzazione del merito degli studenti" e, infine, "valorizzazione del merito dei docenti". Come? In primis, passando per il "rafforzamento dei poteri organizzativi e disciplinari dei dirigenti scolastici con compiti di gestione amministrativa e di reclutamento del corpo docente". Proseguendo per "la promozione di una piena concorrenza tra le istituzioni scolastiche, mediante l'adozione di meccanismi di ripartizione delle risorse pubbliche in proporzione ai risultati formativi rilevati da un organismo terzo" che pubblicherà "annualmente una classifica regionale delle istituzioni scolastiche fondata su parametri trasparenti e verificabili" e attraverso "il riconoscimento alle famiglie di voucher formativi da spendere nelle scuole pubbliche o private". "Merito e più poteri ai presidi"ecco la scuola del nuovo ministro di SALVO INTRAVAIA da la Repubblica.it SCUOLA & GIOVANI
Senza entrare troppo nel merito, la prospettiva sembra chiara. C'è tempo per discutere e staremo a vedere come tutto questo verrà tradotto in scelte concrete.
Intanto, però, lasciatemi gongolare per il "rafforzamento dei poteri organizzativi e disciplinari dei dirigenti scolastici" e per i "compiti di gestione amministrativa e di reclutamento del corpo docente".
Non fraintendete, non è l'idea del potere che mi fa gongolare, quello che mi diverte è pensare alla faccia di tanti miei colleghi, incapaci di assumere la sia pur minima responsabilità. Prevedo una corsa ai pensionamenti!
Mi auguro che, a questa attribuzione di responsabilità, corrisponda, allo stesso tempo, un riconoscimento pieno del ruolo e una penalizzazione per chi non riesce a far bene il proprio lavoro.

Io comunque sono d'accordo!
A proposito: "gli alunni raggiungeranno da soli il museo, a dove incontreranno i loro insegnanti ...", il docente che scrive così che faccio, me lo tengo?

mercoledì 7 maggio 2008

Il nuovo governo e le sorprese di Berlusconi.

"Ci saranno delle sorprese"aveva detto, qualche giorno fa, il Cavaliere. Guardo l'elenco dei ministri, che da qualche ora è stato reso pubblico, ma di sorprese proprio non ne trovo. Tutto scontato e ampiamente previsto. Originale, forse, è il ministero che ci si è inventati per Calderoli, accresciuto, di certo, è il livello di simpatia dell'esecutivo con l'ingresso di Brunetta, garantito l'ordine pubblico con un ministro come Maroni, il quale, oltre che sulle forze di pubblica sicurezza, potrà contare sui trecentomila fucili del suo capo partito e magari anche sulle ronde dei cittadini di Verona.
Di assoluto rilievo la presenza della Carfagna alle Pari Opportunità: da domani sarà garantita a tutte le donne almeno una puntata in una trasmissione televisiva e chi più ne ha, più ne metta ... di gambe in mostra.
Per il 2 giugno, non più repubblicana la festa, ma repubblichina e il ministro della difesa inviterà tutti a Salò per un'allegra rimpatriata.
Quello che non manca a questo governo, comunque, nonostante la presenza del giovane politico più grigio che si conosca, Raffaele Fitto, è la fantasia, con Tremonti, infatti, sembra di stare nel Paese delle Meraviglie.
Scherzi a parte, mi attengo anch'io allo stile di Veltroni, e auguro, al capo dello schieramento a noi contrapposto, risultato vincitore nel recente scontro elettorale, di fare meno danni possibili.
Ci spero poco!

P.S. Divertente Bondi ai Beni Culturali, quasi quanto lo era Rutelli!

lunedì 5 maggio 2008

LUTTO PER NICOLA TOMMASOLI

Un neofascista alla Presidenza della Camera
Fini sull'assassinio di Verona "Più gravi i fatti di Torino"Un neofascista alla Presidenza della Camera Fini sull'assassinio di Verona "Più gravi i fatti di Torino"Un neofascista alla Presidenza della Camera

Fini sull'assassinio di Verona
"Più gravi i fatti di Torino"
Un neofascista alla Presidenza della Camera

venerdì 2 maggio 2008

Mariastella Gelmini, chi è costei?

E', con tutta probabilità, il nuovo ministro della Pubblica(?) Istruzione.
Nata in provincia di Brescia, il,
UDITE UDITE, 1 luglio del 1973. Eletta in Lombardia, nel PdL, è un avvocato. Nella passata Legislatura è stata membro della Giunta per le autorizzazioni a procedere, del comitato parlamentare per i procedimenti di accusa e della II commissione Giustizia. E' stata autrice del Progetto di Legge "per la promozione e l'attuazione del merito nella società, nell'economia e nella pubblica amministrazione".
In passato era stata Assessore al Territorio della Provincia di Brescia, dove ha realizzato il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e ha ottenuto il riconoscimento di nuovi parchi quali il «Parco della rocca e del sasso di Manerba» e l’ampliamento del «Parco delle colline di Brescia» e del «Parco del lago Moro». ( da Wikipedia, l'enciclopedia libera)

Mi sarebbe piaciuto leggere il progetto di legge per la promozione e l'attuazione del merito, ma non sono riuscito, per il momento, a rintracciarlo.
Certo mi suscita non poco interesse il fatto che il futuro ministro si sia cimentato su questo, oramai, improrogabile, problema della nostra società.
Insomma, staremo a vedere; intanto però, lo confesso, nonostante il mio profondo antiberlusconismo, la Mariastella mi incuriosisce.
Sperare in una svolta decisa per la scuola italiana è in fondo uno sport che pratico da tanto tempo; ho sempre pensato che sarebbe venuta dalla sinistra, vuoi vedere che tocca ad una giovane ministra di destra? Siamo oramai così in basso che possiamo sperare anche in questo!



giovedì 1 maggio 2008

Grillo e un bel Vaffa... alla trasparenza












La pubblicazione sul sito dell'Agenzia delle Entrate delle dichiarazioni di tutti i contribuenti ha scatenato un comprensibile putiferio. Il concetto della ricchezza come segno della grazia divina non appartiene alla cultura dei paesi cattolici. Per la Chiesa il denaro è figlio del demonio, a meno che non si tratti di quello versato nelle casse Vaticane. Far sapere a tutti, quindi, quanto si dovrebbe rivelare solo nel chiuso di un confessionale, non è una bella cosa! Quel cattivo, ateo e comunista (sic!) di Visco ha profanato un sacramento e, per chi non lo avesse ancora capito, ha addirittura gettato nelle mani della mafia gente come Beppe Grillo.
Nel paese delle cristiane confessioni, che lavano più bianco del bianco le anime di chiunque, l'ipocrisia regna sovrana!
Ma come, proprio chi ha fatto della lotta al malcostume italiano la propria ragione di vita, chi si batte ogni giorno su tutte le piazze contro il privilegio e l'omertà, denunciando la mancanza di trasparenza di questo nostro paese, poi insorge violentemente quando comincia ad essercene un po'?
Forse non s'aspettava che s'iniziasse proprio da lì? Non è bello farsi vedere in mutande, quando il fisico non è più quello di un palestrato!
Debolezze umane! Grillo ha tutta la nostra comprensione, quello che però gli rimproveriamo è l'idiozia delle motivazioni con cui si è scagliato contro la pubblicazione delle dichiarazioni.
Non l'ho mai stimato molto e non lo sopportavo neppure quando faceva il comico dichiarato, ma un po' d'intelligenza in più me la sarei aspettata.
E' pur vero che, quando si tocca una persona in ciò che ha di più caro, non se ne possono prevedere le reazioni.
Va bene state tranquilli tutti, Visco non c'è più, il Garante, che lo sa, ha garantito e nessuno conoscerà più le vostre dichiarazioni dei redditi, che del resto potrete anche non presentare!