martedì 29 gennaio 2008

APPELLO AL PROSSIMO GOVERNO ... QUALUNQUE ESSO SIA

GOVERNO, TI PREGO, DISINTERESSATI DELLA SCUOLA !!!

venerdì 25 gennaio 2008

Un po' di conti


Se Berlusconi vince le elezioni, cosa molto probabile, arriverò alla vigilia dei miei sessant'anni con il Cavaliere, oramai settantasettenne, a capo del governo. Possibile, però, che un po' prima, io lo veda diventare Presidente della Repubblica, e , salute permettendo, mi godrò un settennato di amenità presidenziali, giungendo in sua compagnia sino all'età di sessantacinque anni. Tutto questo dopo averne già trascorsi sette con i suoi governi e i restanti, escluse le brevi parentesi prodiandalemiana e prodianmastelliana, che non è detto siano state migliori, in compagnia di Andreotti, all'ombra dello scudo crociato.
Insomma, revisionismi storici a parte, io non mi sento per niente contento. Speravo di non morire democristiano e di poter vedere, almeno per qualche mese, Andreotti in galera. Democristiano non morirò, ma solo perchè c'è di peggio e Andreotti me lo fanno, prima o poi, santo. Mi sembra, insomma, di aver fatto la fine del pesce che si dibatte nella rete.
Non avrei neppure chiesto molto. Mi sarebbe bastato qualche decennio di governo laico e progressista, capace di dare a questo paese un volto moderno. Non mi è toccato in sorte, a quanto pare. Speriamo che vada meglio alle future generazioni.
P.S. I conti possono essere sbagliati, ma il senso , credo, si capisce lo stesso.

mercoledì 23 gennaio 2008

"Mamma, l'ispettore!"

Figura mitica del mondo della scuola è quella dell'ispettore. Chi ha la mia età l'avrà visto , almeno una volta, ai tempi delle elementari. La memoria me ne restituisce un'immagine deamicisiana, di uomo severo, ma buono. Vai poi a sapere com'era veramente! Comunque, questo è certo, incuteva molto timore e suscitava un grande rispetto.
Ispettore, almeno allora, si diventava per concorso, ora, invece, per nomina politica.
L'altro giorno ne ho incontrato uno, assurto agli onori ispettorili con scarse competenze ma potenti amicizie. Aveva lo sguardo leggermente velato di malinconia.
La cosa m'ha stupito non poco, in altre occasioni si era dimostrato di un'arroganza notevole. Ora, invece, appariva incerto e quasi ossequioso verso quello stesso uditorio che, in passato, aveva con sicurezza sommerso di idiozie.
Come mai? La risposta era semplice: il governo è in crisi! Grande senso civico e passione politica? Ma manco per niente! Il fatto è che il suo incarico verrà meno col mutare del quadro politico. E' già successo a quelli prima di lui, di altro colore o, sarebbe meglio dire, di altre amicizie.
L'ispettore, quindi, parlava e nel farlo aveva davanti agli occhi il viso rubicondo di Mastella, le bandiere berlusconiane al vento e la classe di scalmanati che aveva abbandonato tempo fa, convinto di non doverci tornare tanto presto.
Come dargli torto, c'è di che essere malinconici, se non per la classe e per Mastella, di certo per le bandiere berlusconiane.
Contraddittorietà dell'epoca nella quale viviamo e dell'assurdo paese in cui ci troviamo: neppure io riuscivo più a gioire fino in fondo delle difficoltà di quel borioso ispettore.
Ma può essere che al peggio non debba esserci mai limite?

domenica 20 gennaio 2008

La notte della repubblica

Su Repubblica di domenica 20 gennaio, Ilvo Diamanti scrive "

"... cresce la tentazione popolare (non di rado praticata) di star lontani dai giornali e dai telegiornali. Oppure, di girare pagina e canale ogni volta che incontriamo la politica, ma anche la cronaca."

Non sapevo fosse una tentazione popolare, credevo di essere tra i pochi (!). La notizia, comunque, non mi consola e accresce, semmai i miei sensi di colpa. Occorrerebbe, lo so, affrontare in modo razionale questa realtà e trovare, semmai, il modo di modificarla, quanto meno di provarsi a farlo.
"L'inverno civile che stiamo attraversando non accenna a chiudersi, tanto meno a intiepidirsi" dice ancora Diamanti. E' vero! C'è una sensazione di freddo che percorre la mente e il cuore di chi sente la necessità di un forte impegno, capace di cambiare le cose, ma non trova neppure il modo per provarsi a farlo.
Dove sta il bandolo della matassa, da dove è possibile iniziare a srotolare il filo? Da dove occorre ripartire?
Non è facile trovare una risposta.


giovedì 17 gennaio 2008

Amenità


Lezione di matematica.

Professoressa: "Perché il triangolo ottusangolo si chiama così?"
Alunno: "Perché è un triangolo con otto angoli"


Richiesta al Preside

" Il sottoscritto, Prof. ..........., chiede alla S.V. l'acquisto dei seguenti volumi della Tre Cani"

domenica 13 gennaio 2008

Il ragno nel buco


Soldi, soldi, tanti soldi alle scuole per alzare i deprimenti livelli degli studenti italiani. Soldi, ancora più soldi alle scuole dell'Italia meridionale, le cui condizioni sono, se possibile, peggiori. Non sono chiacchiere, né propaganda, i soldi ci sono davvero. Quante volte ho sentito lamentare, docenti e presidi, la penuria di risorse di cui la scuola dispone. Tutto sembrava fosse da attribuire a questo. In realtà così non era e così non è. La scuola richiederebbe interventi ben più radicali, a partire da un sistema serio di valutazione del personale, di tutto il personale!
L'idea che sembra essere alla base dell'impegno finanziario sul recupero, a dire il vero, mi preoccupa non poco. Essa non tiene conto, perché non vuole farlo, che la maggior parte di quei docenti che saranno chiamati ad attuare, a 50 Euro l'ora, il recupero dei loro allievi, sono gli stessi che nelle ore del mattino non riescono a cavare un ragno dal buco. Secondo, non considera il fatto che, per un motivo o per un altro, ci sono studenti che il ragno non lo caverebbero neppure se il buco fosse grande quanto una casa.

mercoledì 9 gennaio 2008

Esami di stato

Il ministero ha, con anticipo rispetto al passato, stabilito le materie affidate ai commissari esterni per i prossimi esami di stato, oltre, ovviamente, quella della seconda prova. Saranno esterni, in tutte le scuole, ad esclusione del solo liceo scientifico, i commissari d'italiano e di matematica. A me sembra un ulteriore segnale forte in direzione delle competenze di base.
Il terzo commissario esterno è scelto tra quelli delle discipline caratterizzanti l'indirizzo di studio. Considerato che la conoscenza della lingua straniera va accertata nella terza prova scritta, ci sono tutte le condizioni per un esame serio e completo.
Molto meglio, per una svolta radicale, le commissioni integralmente esterne, ma le condizioni per un esame serio e completo ci sono tutte.
Adesso il resto dipende solo dalle persone che correggeranno prove e condurranno colloqui. Per tutto l'anno si sono lamentate della scarsa serietà e del degrado della scuola italiana che promuove anche chi non lo merita, adesso tocca a loro dare un segnale forte.
Bocciate gente bocciate!