giovedì 13 dicembre 2007

Ancora sulla mucillagine

Continuo a pensare alla relazione di De Rita. Non è che non abbia di meglio da fare, è quello che vedo tutti i giorni che me la richiama di continuo. La mucillagine è tutto intorno a noi, forse siamo noi e lo è anche quella minoranza faziosa, citata e in qualche modo auspicata da De Rita, che crede di essere altra cosa. Ma, a proposito di questa minoranza, c'è, più che altro, il rischio dell'equivoco. Il rischio cioè d'individuarla in qualcuno o qualcosa che vediamo intorno a noi, che come tale vuole apparire. Io credo che la leopardiana "coscienza stretta" sia un fatto individuale, estremamente frammentato e disperso nella società italiana, largamente minoritario, senza rappresentanza alcuna sul piano sociale e meno che mai su quello politico, con poche rarefatte voci di riferimento su quello culturale. Sostanzialmente,quindi, invisibile.
Dovrebbero essere soprattutto le università e le scuole i luoghi delle "coscienze strette". La scuola dice De Rita è un parcheggio. Il parcheggio è proprio il posto dell'immobilità, dell'acqua stagnante, della mucillagine insomma. L'università, poi, è forse di peggio. Allora? Io intanto aspetto e cerco di capire l'ampiezza della mia coscienza.

1 commento:

Anonimo ha detto...

mah!