giovedì 11 ottobre 2007

Critica sempre autocritica mai

Ma qualcuno nel nostro paese è disposto ad accettare un risultato negativo? Sembrerebbe proprio di no!
Ieri è toccato alle elezioni, ora sono i risultati del referendum sul welfare ad essere messi in discussione. Io non so, ma mi sembra tutto assurdo. A scuola i dati sono stati del tutto corrispondenti a quelli nazionali. Possibile che chi ha perso non sa prenderne atto e , magari, riflettere sul risultato, invece di sproloquiare su brogli e sciocchezze simili. Forse sarebbe più proficuo ragionare sulle proprie posizioni e cercare di capire in che cosa sono sbagliate.
Ma l'autovalutazione non è una pratica diffusa.
A scuola il problema è noto. Per i genitori i risultati negativi dei figli sono sempre il frutto di un'ingiustizia. Per i docenti i risultati scadenti sono sempre l'effetto di uno scarso impegno nello studio.
La colpa o è dell'arbitro o della sfortuna.
Insomma i cambiamenti di cui l'Italia avrebbe bisogno sono culturali, prima ancora che politici.

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