venerdì 25 gennaio 2008

Un po' di conti


Se Berlusconi vince le elezioni, cosa molto probabile, arriverò alla vigilia dei miei sessant'anni con il Cavaliere, oramai settantasettenne, a capo del governo. Possibile, però, che un po' prima, io lo veda diventare Presidente della Repubblica, e , salute permettendo, mi godrò un settennato di amenità presidenziali, giungendo in sua compagnia sino all'età di sessantacinque anni. Tutto questo dopo averne già trascorsi sette con i suoi governi e i restanti, escluse le brevi parentesi prodiandalemiana e prodianmastelliana, che non è detto siano state migliori, in compagnia di Andreotti, all'ombra dello scudo crociato.
Insomma, revisionismi storici a parte, io non mi sento per niente contento. Speravo di non morire democristiano e di poter vedere, almeno per qualche mese, Andreotti in galera. Democristiano non morirò, ma solo perchè c'è di peggio e Andreotti me lo fanno, prima o poi, santo. Mi sembra, insomma, di aver fatto la fine del pesce che si dibatte nella rete.
Non avrei neppure chiesto molto. Mi sarebbe bastato qualche decennio di governo laico e progressista, capace di dare a questo paese un volto moderno. Non mi è toccato in sorte, a quanto pare. Speriamo che vada meglio alle future generazioni.
P.S. I conti possono essere sbagliati, ma il senso , credo, si capisce lo stesso.

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