sabato 8 marzo 2008

Uno su quattro

Ancora a proposito di assenteismo: è normale lavorare un giorno su quattro? Qualche tempo fa m'era capitata una docente che aveva, a conti fatti, lavorato due anni su tre, adesso ne ho un'altra che ogni tre /quattro giorni si assenta e un'altra ancora che si assenta sempre nei giorni col maggior carico orario. Ce n'è stata, poi, una, la quale, quando ha scoperto che la struttura presso cui aveva prenotato delle terapie, poteva svolgerle di pomeriggio, ha annullato tutto e ha provato a cambiare struttura. In qualche laboratorio d'analisi cliniche riconoscono docenti e pubblici dipendenti dalla rabbia con la quale ritirano la certificazione, quando si accorgono che riporta anche l'orario.


Potrei continuare a lungo, ma forse non ne vale la pena.


Ogni giorno i collaboratori che si occupano di sostituire i docenti assenti devono fare salti mortali per far quadrare i conti, anche perchè l'organico è ridotto all'essenziale. Non sono rari i casi di una sola ora di lezione in una giornata. Il diritto allo studio ne risulta gravemente leso.


Ho provato a fare una lettera alla docente che ha totalizzato il record di 30 giorni di assenza su 120 circa di lezioni. Una letterina garbata che il problema lo affrontava di traverso, altro non avrei potuto fare, visto che i suoi bravi certificatini medici erano tutti in perfetta regola e le visite fiscali lo stesso. Dopo mezza giornata è arrivato il sindacato. Garbato anche il sindacato. Del resto non c'era nulla da dire e niente da eccepire, ma tanto valeva farsi vedere per fare contenta la docente e far capire al preside che di lotta all'assenteismo è meglio non parlare.


Insomma, docenti, medici, sindacalisti sono sensibili all'assenteismo solo quando ci va di mezzo un proprio figliolo, per il resto non se ne frega niente nessuno!
W L'ITALIA !


Nessun commento: