sabato 19 aprile 2008

La scuola, i sindacati e Montezemolo


Le dichiarazioni ultime del Montezemolo sul ruolo negativo del sindacato e sul distacco da quelli che sono gli interessi dei lavoratori e del Paese, avranno pure altri scopi e di certo non sono dirette a salvaguardare il bene comune, ma, ahimè, paiono più che fondate.
Se guardo al sindacato nella scuola, non ho dubbi di sorta: il sindacato è un ostacolo oggettivo al rinnovamento del sistema italiano dell'istruzione. Le posizioni sindacali, raramente e incidentalmente, coincidono con quello che sarebbe utile fare per garantire la qualità della scuola. Sono i comportamenti e le culture più retrive a trovare protezione.
La difesa corporativa di situazioni di vantaggio, spesso paradossali, che provocano disservizi e non consentono di garantire un servizio efficiente, costituisce la prassi dell'azione del sindacato, sia di quello che in tale funzione trova da sempre la propria ragion d'essere, lo S.N.A.L.S., sia di quelli, i Confederali, che pure dovrebbero avere un ruolo più votato all'interesse generale del paese.
Bene, rispetto a questa situazione, la parte più attiva e impegnata del corpo docente, all'interno dei diversi istituti scolastici, ha oramai ampiamente maturato una posizione di distacco nei confronti del sindacato.
Se tutto ciò non si traduce in un massiccio ritiro delle deleghe, è dovuto solo alla laboriosità di tale operazione e alla complessità di tante normative di gestione del personale, che fanno ritenere utile un soggetto di riferimento, sia per consulenze che per interventi presso gli uffici provinciali o regionali dell'amministrazione. Resta ancora da dire come, in molti casi, l'appoggio sindacale viene speso presso tali uffici o presso lo stesso ministero, per ottenere riconoscimenti o incarichi particolari, a dimostrazione del persistere di una logica di consociativismo, negativa sia per il sindacato che per la scuola.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente la tua analisi. E' ora di dire chiaramente come stanno le cose!
Marilena