giovedì 1 maggio 2008

Grillo e un bel Vaffa... alla trasparenza












La pubblicazione sul sito dell'Agenzia delle Entrate delle dichiarazioni di tutti i contribuenti ha scatenato un comprensibile putiferio. Il concetto della ricchezza come segno della grazia divina non appartiene alla cultura dei paesi cattolici. Per la Chiesa il denaro è figlio del demonio, a meno che non si tratti di quello versato nelle casse Vaticane. Far sapere a tutti, quindi, quanto si dovrebbe rivelare solo nel chiuso di un confessionale, non è una bella cosa! Quel cattivo, ateo e comunista (sic!) di Visco ha profanato un sacramento e, per chi non lo avesse ancora capito, ha addirittura gettato nelle mani della mafia gente come Beppe Grillo.
Nel paese delle cristiane confessioni, che lavano più bianco del bianco le anime di chiunque, l'ipocrisia regna sovrana!
Ma come, proprio chi ha fatto della lotta al malcostume italiano la propria ragione di vita, chi si batte ogni giorno su tutte le piazze contro il privilegio e l'omertà, denunciando la mancanza di trasparenza di questo nostro paese, poi insorge violentemente quando comincia ad essercene un po'?
Forse non s'aspettava che s'iniziasse proprio da lì? Non è bello farsi vedere in mutande, quando il fisico non è più quello di un palestrato!
Debolezze umane! Grillo ha tutta la nostra comprensione, quello che però gli rimproveriamo è l'idiozia delle motivazioni con cui si è scagliato contro la pubblicazione delle dichiarazioni.
Non l'ho mai stimato molto e non lo sopportavo neppure quando faceva il comico dichiarato, ma un po' d'intelligenza in più me la sarei aspettata.
E' pur vero che, quando si tocca una persona in ciò che ha di più caro, non se ne possono prevedere le reazioni.
Va bene state tranquilli tutti, Visco non c'è più, il Garante, che lo sa, ha garantito e nessuno conoscerà più le vostre dichiarazioni dei redditi, che del resto potrete anche non presentare!

1 commento:

Anonimo ha detto...
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